CONSIGLI SINCERI

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hayat_2alby
view post Posted on 2/10/2010, 20:58




Dal libro: “Il sesso femminile all’ombra dell’Islâm (al-jins an-nâ˚im fî zill al-islâm)” di Sa˚îd Ajundûl.

Sorella musulmana, tu, che Allah ha onorato con l’Islâm; Egli ha aperto il tuo petto alla fede, ti ha privilegiata attraverso diritti e doveri; nessuna donna, in qualsiasi comunità e nel corso di tutta la storia, ha mai avuto dei diritti e dei doveri simili... tutto ciò deve renderti fiera della tua appartenenza all’Islâm e incoraggiarti ad attaccarti ai suoi insegnamenti, che costituiscono la via verso la felicità in questo mondo e nell’aldilà.

Ora, perché tu possa comprendere perfettamente ciò che questa religione ti ha accordato come favori sublimi, occorre che studi i suoi precetti, così avrai una visione chiara sulle prove scritturali e acquisirai la convinzione profonda che questa religione eterna ti ha donato molte cose. A partire da ciò, ti renderai conto che quel che fanno alcune donne musulmane che si sono impregnate della cultura non islamica, rivendicando i diritti della donna, non è altro che una precipitazione sconsiderata alla rincorsa della rivendicazione in cui la condizione femminile non ha alcun rapporto con quella che è conforme all’Islâm.

Sorella nell’Islâm, finché tu vivi all’ombra di questa religione che ingloba tutti i settori della vita, essendo onorata e stimata, la fede in Allah ti protegge e i precetti di questa religione, che è il sigillo delle religioni, vegliano su di te con cura; tu devi evidentemente avere, in seno a questa religione, la tua personalità che ti distingua dalle donne non musulmane; così, attraverso la tua osservanza delle prescrizioni di Allah, darai un’immagine raggiante della donna musulmana virtuosa, e a partire dalla nobiltà delle tue virtù e del tuo buon comportamento, trasmetterai a tutte le donne del mondo il miglior esempio di castità e di purezza morale, sapendo altresì che, in questo modo, trasmetterai alla gente la vera idea di ciò che l’Islâm chiede alla donna, ossia che ella si orni di elevate virtù e che abbia una reputazione casta e una ragione sana.

Sorella mia per Allah, non lasciarti sedurre dalle apparenze di questo basso mondo, poiché ciò ti farà dimenticare il fine della tua vita. Non lasciarti guidare dalle abitudini e dalla moda proveniente dall’estero, poiché finiresti per perderti nei labirinti di cui puoi sicuramente fare a meno. Conosci ciò che ti reca vantaggio e ciò che ti è causa di danno, sìì perspicace, trai una lezione dalla vita di quelle donne che hanno rinnegato i loro valori e le loro virtù. Stai in guardia – mentre Allah ha illuminato la tua ragione con l’Islâm – dall’imitare una donna con cui non hai in comune né dogma né valori morali. Sìì certa che, finché resterai attaccata agli insegnamenti della tua religione, sarai nel Vero e gli altri nel Falso. Porta pazienza quando divieni il bersaglio delle critiche di coloro il cui animo è deviato. Sappi che il conflitto attuale è al suo parossismo tra la Verità e la Falsità, il bene e il male, la gente della riforma e gli artigiani del male; e sarà così finché esisteranno i cieli e la terra.

Sorella nella fede, mantenendoti sulla via della rettitudine e attraverso i tuoi begli orientamenti, potrai donare alla società una generazione virtuosa, cosciente dei suoi doveri nei confronti di Allah e che prenda atto del suo ruolo utile nella società in cui vive. Tu sola hai la possibilità di fare della tua casa una scuola, dove i tuoi figli imparino cos’è bello e corretto.
Impegnati a costruire una generazione sulle fondamenta stabili delle elevate virtù e dei valori morali nobili. Stai in guardia, in compenso, dall’affidare i tuoi figli a qualsiasi tipo di educazione che contribuisca volontariamente o involontariamente a dirigerli verso una religione diversa dalla loro e verso un dogma diverso dal loro...
Allah non voglia che tu sia la causa della deviazione dei tuoi figli dalla religione di Allah, Egli non accetterà da alcuno una religione diversa da questa.

Sìì sicura che tutte le tue speranze che accarezzano la tua immaginazione, mentre consegni ciò che possiedi di più prezioso – i tuoi figli – nelle mani dei tuoi avversari, perché si incarichino della loro educazione e del loro insegnamento, non si realizzeranno, e ti ritroverai, alla fine dei conti, dinanzi a dei bambini legati culturalmente e spiritualmente non a te, né al loro padre, ma a coloro che si sono occupati della loro educazione. Essi vivranno con te, nutrendo idee diverse dalle tue, una concezione diversa dalla tua, abitudini diverse dalle tue.
Non immaginare nemmeno per un istante che una persona non musulmana o una scuola non musulmana si incaricheranno di educare un bambino musulmano su delle basi islamiche; per questo ti avviso in anticipo.

Sorella musulmana, a partire dal principio [profetico]: “Nessuno di voi crederà, finché non ami per suo fratello ciò che ama per se stesso”, spero che ti conformerai, continuamente e immancabilmente, in tutti gli affari della tua vita, agli ordini di Allah; e che ti allontanerai da tutto ciò che attiri la Sua collera, in parole e in atti, poiché ivi risiede la via verso la tua felicità.
Che Allah abbia misericordia di qualcuno che dica una cosa buona, e ciò gli valga una grande ricompensa; o taccia una cosa cattiva, e ciò gli valga la salvezza.
 
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fatema
view post Posted on 2/10/2010, 21:36




molto bello ^_^
 
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hayat_2alby
view post Posted on 26/10/2010, 22:11




Dal Libro "Come conquistare l’amore di tuo marito?"
di Ibrâhîm ibn Sâlih Al-Mahmûd
presentazione dello shaykh Ayed ibn Abd Allâh Al-Qarnî


pagg.24-25
Umâma bint al-Hârith ath-Thaghlubiyya era una delle donne più nobili d’Arabia; era nota per le sue massime sulla nobiltà di carattere e per i suoi buoni consigli. In occasione del matrimonio di sua figlia, Umm Iyâs bint ˚Awf, le rivolse la raccomandazione seguente:

Piccola mia! Se si potesse evitare di dare consigli ad una persona che goda di nobiltà o buon carattere, sarei la prima ad evitare di rivolgermi a te. Ma questo non è che un ricordo all’assennato e un avvertimento all’inconsapevole.
Piccola mia! Se una ragazza potesse fare a meno di un marito, soltanto perché i suoi genitori le bastano, tu saresti colei che farebbe più di ogni altra a meno di lui. Ma noi siamo create per gli uomini, così come essi sono creati per noi.

Piccola mia! Stai lasciando il paese in cui sei nata e la dimora dove sei cresciuta, per un luogo che ignori e un compagno cui non sei abituata. Possedendoti, è divenuto il tuo re.

Sìì dunque per lui una sposa obbediente, ed egli ti si sottometterà. Tieni a mente queste dieci virtù, ti saranno utili:
1 – Tienigli buona compagnia, accontentandoti del tuo destino, poiché è in ciò che risiede la tranquillità dello spirito.
2 – La buona attitudine consiste nell’ascoltarlo e nell’obbedirgli convenientemente, poiché ciò reca la soddisfazione di Allah.
3 – Scruta ciò che attrae il suo sguardo e le cose cui il suo odorato è sensibile: che non veda in te ciò che gli dispiacerebbe, e non senta che un profumo gradevole.
4 – Ti raccomando l’antimonio (kuhl) e l’acqua: sappi che il kuhl è il miglior prodotto di bellezza disponibile e l’acqua il miglior mezzo di purificazione.
5 – Rispetta le ore dei pasti, poiché il fuoco della fame è ardente.
6 – Evita tutto ciò che potrebbe disturbare il suo sonno, poiché ciò provocherebbe la sua collera.
7 – Prenditi bene cura della sua casa e dei suoi beni; ciò è un segno della stima che gli porti.
8 – Sappi occuparti dei suoi parenti stretti e della sua progenitura; ciò fa parte della buona direzione delle cose.
9 – Rispetta i suoi segreti. Se svelassi uno dei suoi segreti, non saresti al sicuro contro un eventuale tradimento da parte sua.
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10 – Non gli disobbedire! Disobbedirgli provocherebbe in lui un risentimento contro di te. Evita di esternare gioia quando si sente inquieto e dell’inquietudine quando è felice, poiché la prima maniera d’agire deriva dall’indifferenza e la seconda dalla contrarietà. E più tu gli testimonierai interesse e rispetto, più egli sarà generoso nei tuoi confronti. Allo stesso modo, più andrai d’accordo con lui, più ti terrà buona compagnia.

Ma sappi che non potrai riuscire in tutto ciò, a meno che tu non ponga in primo piano i suoi desideri e la sua soddisfazione facendoli prevalere sui tuoi, in ciò che tu ami e in ciò che detesti.

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pagg. 27-29
Due donne a confronto
Ecco due donne, ciascuna con il suo sposo e la sua casa:

La prima donna:
Ha compiuto la preghiera dell’alba (fajr), poi ha preparato il caffè per suo marito, e la colazione per i bambini, con cura e in maniera ordinata.

La seconda donna:
Ha compiuto la preghiera dell’alba appena in tempo, poi è tornata in camera e si è gettata sul letto, riaddormentandosi.

La prima donna:
Sveglia i suoi bambini, li lava e li veste. Fanno colazione e vanno a scuola di buonumore. Anche il marito esce per recarsi al lavoro, contento e sorridente, pieno di forza e di energia.

La seconda donna:
Si sveglia in ritardo e subito picchia sua figlia perché ancora non si è pettinata; grida contro il bambino che ancora non si è alzato dal letto, così la casa si trasforma in un luogo di clamore e fracasso. In mezzo a tutto questo rumore, il marito si sveglia e si reca al lavoro innervosito, fa colazione per strada e arriva in ufficio in ritardo, ritardando così anche gli affari dei musulmani.

La prima donna:
Appena i suoi bambini escono per andare a scuola, e suo marito al lavoro, si prende un’ora di pausa, apre il Corano e recita il suo hizb quotidiano; poi accende la radio e ascolta una cassetta del Corano o la lezione di uno shaykh; nel frattempo, si mette a riordinare il suo piccolo regno – la sua casa – , si lava e si mette un vestito pulito, poi si prepara per accogliere i bambini al ritorno da scuola, dà subito loro qualcosa di leggero da mangiare, infine si mette a preparare il pranzo con zelo e in maniera ordinata.

La seconda donna:
Quando i suoi bambini escono per andare a scuola e suo marito al lavoro, dopo tutta quella confusione, torna in camera da letto e sprofonda nel sonno fino a mezzogiorno. Quando si sveglia, va direttamente a trovare i vicini. Quando i bambini tornano da scuola, non la trovano. Appena rientra, ricomincia con le grida e i rimproveri, finché decide di preparare il pranzo negligentemente e in tutta fretta.

La prima donna:
Suo marito torna a casa, ed eccola vicino alla porta, lo accoglie con un sorriso sincero, dei begli abiti e un buon profumo. Gli presenta il pasto in maniera da stuzzicargli l’appetito. Gli prepara poi il letto perché faccia un riposino, e porta i bambini nell’altra camera, a fare i compiti e ripassare le lezioni.

La seconda donna:
Lo sposo torna dal lavoro e rientra a casa sperando di trovare un po’ di riposo, ma ecco che la casa somiglia a una stalla: scarpe gettate dovunque, i vestiti dei bambini dispersi nel corridoio, giocattoli sparpigliati nella camera da letto dei genitori... Sua moglie lo accoglie indossando un grembiule da cucina, da cui emana la puzza di cipolle, col viso contratto, pronto ad esplodere. Gli presenta il pasto dopo lunga attesa. Egli vorrebbe poi stendersi per riposarsi un po’, ma non trova alcun angolino confortevole.

La prima donna:
Dopo la preghiera del pomeriggio (˚asr), riordina la casa, veste i bambini e si prepara perché suo marito li accompagni a far visita ai parenti o a fare un giretto insieme. È lieta di vedere i suoi bambini scherzare col loro padre, e questi felice di vederli puliti ed eleganti.

La seconda donna:
Dopo pranzo va di nuovo a dormire, e ciò fino a metà pomeriggio. La svegliano le vicine, invitandola a raggiungerle per chiacchierare, e subito le segue, abbandonando la sua stalla (la casa) nel disordine più completo, e i bambini sporchi e coi vestiti di scuola.

La prima donna:
Tra la preghiera della sera (maghrib) e quella della notte (˚ishâ’) insegna ai suoi bambini qualche sura del Corano e alcune invocazioni del Profeta (sallAllahu ˚alayhi waSallam), poi ordina loro di preparare le loro cartelle con il necessario per le lezioni dell’indomani. Nel frattempo, prepara una cena leggera. Dopo un’ora di gioco, fa indossare loro il pigiama e li mette a letto, dopo aver controllato che abbiano compiuto i loro doveri religiosi. Si consacra poi al suo sposo, si veste elegante e si fa bella per lui, per poi trascorrere la notte di perfetta intesa.

La seconda donna:
Il tempo tra il maghrib e l’˚ishâ’, lo passa nel va e vieni incontrollato e senza la minima ragione nei negozi e nei luoghi di ritrovo. Rientra a casa e le grida ricominciano. In una tale confusione, né il marito né i bambini riescono a prendere sonno, fino all’una di notte. Appena entra in camera da letto, si lascia cadere sul letto e sprofonda nel sonno, trascurando suo marito e i suoi diritti.

Che cosa pensi, cara sorella, di queste due donne?
Lascio a te la risposta!
 
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aswan
view post Posted on 27/10/2010, 12:58




Cara Menna,
sicuramente la prima è la migliore. Un po' difficile però riuscire a fare tutto questo lavorando :-( ed ormai le donne devono lavorare se vogliono che la famiglia e soprattutto i figli abbiano il necessario.
 
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nour_einy
view post Posted on 27/10/2010, 13:09




hayat è molto bello questo post :)
 
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hayat_2alby
view post Posted on 29/10/2010, 17:46




Un giorno, uno shaykh stava viaggiando con sua moglie in treno, quando un non musulmano si sedette nello stesso scompartimento.

Vedendo la donna velata, il non musulmano chiese allo shaykh: “Come mai fai coprire tua moglie dalla testa ai piedi?”

Lo shaykh si mise a riflettere. D’un tratto, prese una mela dalla sua borsa e la tagliò a metà con un coltellino. Poi chiese al compagno di viaggio: “Sai cos’è?”.

Il non musulmano rispose: “Uhm… gnam gnam… una bella mela!”

Lo shaykh replicò: “No, non una mela, ma la mia mela. Finché si trovava nella mia borsa, non ti ha provocato l’acquolina in bocca, ma appena l’hai vista tagliata a fette, ti è venuta voglia di assaggiarla. Allo stesso modo, se una donna si copre dalla testa ai piedi, nessun estraneo ci pensa, ma se toglie il suo Hijâb, è fonte di desiderio”.

Khadejah Jones
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fatema
view post Posted on 29/10/2010, 19:18




QUOTE (aswan @ 27/10/2010, 13:58) 
Cara Menna,
sicuramente la prima è la migliore. Un po' difficile però riuscire a fare tutto questo lavorando :-( ed ormai le donne devono lavorare se vogliono che la famiglia e soprattutto i figli abbiano il necessario.

credo che l'articolo sia piu' che altro simbolico!la famiglia numero uno sembra uscita dal mulino bianco cavolo!!! :-)
io di donne cosi' nn ne ho mai viste...e per fortuna!!!altrimenti mi verrebbe una crisi di depressione! :lol:
 
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nour_einy
view post Posted on 29/10/2010, 19:25




il racconto della mela è molto bello!!!!
 
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hayat_2alby
view post Posted on 29/10/2010, 22:14




QUOTE
che l'articolo sia piu' che altro simbolico

l' articolo E' PURAMENTE SIMBOLICO...e' un modo come un altro per ricordare alle nostre Sorelle quali sono le qualita' della donna musulmana e i suoi doveri nei confronti di marito e famiglia :)
mi sembrava sottinteso, sorry...
 
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fatema
view post Posted on 30/10/2010, 14:42




ahahah se esistesse una donna cosi' me la sposerei!!!!!
:-D
 
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hayat_2alby
view post Posted on 30/10/2010, 14:55




Vi sto che la storia e' piaciuta...

IL FIORE E LA PERLA
Un giorno, un fiore luminoso bello e profumato dai colori sgargianti, incontro' una perla che viveva lontano nelle profondità del mare e che non aveva nessuna di queste caratteristiche.
Tutte e due si presentarono l'una all'altra.

Il fiore disse: ''La nostra famiglia è ampia, le rose e le margherite fanno parte della famiglia, e ce ne sono di altre speci varie e innumerevoli, ognuno di profumo e apparenza diversa ecc''.

Improvvisamente il fiore si tinse di tristezza.

''Non vi è alcuna traccia di tristezza nel tuo discorso, perchè dunque ti disperi?'' domando´la perla.

''Gli esseri umani ci trattano senza prestare attenzione, ci trattano senza considerazione.Non ci lasciano crescere per il nostro benessere, ma per ottenere piacere dal nostro profumo e la nostra bella apparenza.Ci buttano in strada o nella spazzatura quando poi siamo prive delle nostre piu´preziose proprietà, la luminosità e il profumo''.

Il fiore sospiro´.Poi disse di nuovo alla perla: ''Parlami della tua vita!Come vivi tu?Che sensazioni hai?Sei sepolta nelle profondità del mare?''

La perla rispose: ''Malgrado non possiedo nessuno dei tuoi colori distintivi e il tuoi dolci profumi, gli esseri umani pensano che sono preziosa. Fanno l'impossibile per ottenermi. Partono per lunghi viaggi, immergendosi nelle profondità del mare per cercarmi. Ti stupiresti se solo sapessi che piu´sono lontana, piu´divento bella e brillante. Ed è questo che aumenta il mio valore. Vivo in una conchiglia isolata negli abissi del mare. Comunque sia sono felice e fiera di essere in una zona sicura lontana dall' impudicità e da mani maliziose, e gli esseri umani mi considerano sempre di grande valore''.

Sapete chi simbolizza il fiore e chi la perla?
Il fiore è la donna svelata ( che mostra il suo fascino )
E la perla è la donna velata ( che nasconde la sua bellezza )

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La Conchiglia e La Perla

L'uomo è come una conchiglia, e la donna è come una perla.
Non vi è parità tra una conchiglia e una perla.
Ma una conchiglia senza la sua perla non ha alcun valore.
E una perla non puo' esistere senza la sua conchiglia.
Una perla è una perla.È perfetta per sè stessa.E la conchiglia è perfetta per lei stessa.
Allah il Signore Onnipotente ha creato inizialmente la conchiglia ed in seguito la perla.
Cio' significa che, la prima creazione fu Adamo e che da lui fu creata la donna somigliante ad una perla.
L'uomo è diventato la conchiglia, e allo stesso tempo un tetto per la perla.
Senza questo tetto, la perla non potrebbe mai esistere.
È un accordo della Saggezza Divina ad orientare la vita dell'umanità su questo pianeta fino al Giorno della Resurrezione.
La perfezione dei due sessi, è l'essere felici d'essere cio' che sono.
Uno, maschio, e l'altra, femmina.

Tradotto da : http://la-perle-protegee.over-blog.com/cat...e-10315605.html

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Una saggia donna che viaggiava tra delle montagne trovò una pietra preziosa in un ruscello.

Il giorno successivo incontrò un viaggiatore affamato, e la saggia donna aprì la sua borsa per condividere con lui il suo cibo. Il viaggiatore affamato vide la pietra preziosa e chiese alla donna di dargliela, e lei così fece senza alcuna esitazione.

Il viaggiatore andò via, gioiendo della sua buona fortuna. Era consapevole che il valore della pietra era tale da dargli sicurezza per tutta la vita. Ma alcuni giorni dopo tornò indietro per restituire la pietra alla saggia donna.

“Ho pensato”, disse, “so quanto la pietra vale, ma te la restituisco nella speranze che tu possa darmi qualcosa di ancora più prezioso, darmi ciò che hai dentro di te, che ti ha reso capace di darmi la pietra".

 
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nour_einy
view post Posted on 30/10/2010, 15:45




bellissimo il paragone della conchiglia e la perla con gli uomini e le donne!!!!!!!!!!!
 
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*Malak*
view post Posted on 16/11/2010, 18:48




bellissime queste storie *_*
 
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habibimanu
view post Posted on 30/11/2010, 21:49




che belle queste storie!!!
 
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13 replies since 2/10/2010, 20:58   361 views
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