| Dal Libro "Come conquistare l’amore di tuo marito?" di Ibrâhîm ibn Sâlih Al-Mahmûd presentazione dello shaykh Ayed ibn Abd Allâh Al-Qarnî
pagg.24-25 Umâma bint al-Hârith ath-Thaghlubiyya era una delle donne più nobili d’Arabia; era nota per le sue massime sulla nobiltà di carattere e per i suoi buoni consigli. In occasione del matrimonio di sua figlia, Umm Iyâs bint ˚Awf, le rivolse la raccomandazione seguente:
Piccola mia! Se si potesse evitare di dare consigli ad una persona che goda di nobiltà o buon carattere, sarei la prima ad evitare di rivolgermi a te. Ma questo non è che un ricordo all’assennato e un avvertimento all’inconsapevole. Piccola mia! Se una ragazza potesse fare a meno di un marito, soltanto perché i suoi genitori le bastano, tu saresti colei che farebbe più di ogni altra a meno di lui. Ma noi siamo create per gli uomini, così come essi sono creati per noi.
Piccola mia! Stai lasciando il paese in cui sei nata e la dimora dove sei cresciuta, per un luogo che ignori e un compagno cui non sei abituata. Possedendoti, è divenuto il tuo re.
Sìì dunque per lui una sposa obbediente, ed egli ti si sottometterà. Tieni a mente queste dieci virtù, ti saranno utili: 1 – Tienigli buona compagnia, accontentandoti del tuo destino, poiché è in ciò che risiede la tranquillità dello spirito. 2 – La buona attitudine consiste nell’ascoltarlo e nell’obbedirgli convenientemente, poiché ciò reca la soddisfazione di Allah. 3 – Scruta ciò che attrae il suo sguardo e le cose cui il suo odorato è sensibile: che non veda in te ciò che gli dispiacerebbe, e non senta che un profumo gradevole. 4 – Ti raccomando l’antimonio (kuhl) e l’acqua: sappi che il kuhl è il miglior prodotto di bellezza disponibile e l’acqua il miglior mezzo di purificazione. 5 – Rispetta le ore dei pasti, poiché il fuoco della fame è ardente. 6 – Evita tutto ciò che potrebbe disturbare il suo sonno, poiché ciò provocherebbe la sua collera. 7 – Prenditi bene cura della sua casa e dei suoi beni; ciò è un segno della stima che gli porti. 8 – Sappi occuparti dei suoi parenti stretti e della sua progenitura; ciò fa parte della buona direzione delle cose. 9 – Rispetta i suoi segreti. Se svelassi uno dei suoi segreti, non saresti al sicuro contro un eventuale tradimento da parte sua. 25 10 – Non gli disobbedire! Disobbedirgli provocherebbe in lui un risentimento contro di te. Evita di esternare gioia quando si sente inquieto e dell’inquietudine quando è felice, poiché la prima maniera d’agire deriva dall’indifferenza e la seconda dalla contrarietà. E più tu gli testimonierai interesse e rispetto, più egli sarà generoso nei tuoi confronti. Allo stesso modo, più andrai d’accordo con lui, più ti terrà buona compagnia.
Ma sappi che non potrai riuscire in tutto ciò, a meno che tu non ponga in primo piano i suoi desideri e la sua soddisfazione facendoli prevalere sui tuoi, in ciò che tu ami e in ciò che detesti.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------- pagg. 27-29 Due donne a confronto Ecco due donne, ciascuna con il suo sposo e la sua casa:
La prima donna: Ha compiuto la preghiera dell’alba (fajr), poi ha preparato il caffè per suo marito, e la colazione per i bambini, con cura e in maniera ordinata.
La seconda donna: Ha compiuto la preghiera dell’alba appena in tempo, poi è tornata in camera e si è gettata sul letto, riaddormentandosi.
La prima donna: Sveglia i suoi bambini, li lava e li veste. Fanno colazione e vanno a scuola di buonumore. Anche il marito esce per recarsi al lavoro, contento e sorridente, pieno di forza e di energia.
La seconda donna: Si sveglia in ritardo e subito picchia sua figlia perché ancora non si è pettinata; grida contro il bambino che ancora non si è alzato dal letto, così la casa si trasforma in un luogo di clamore e fracasso. In mezzo a tutto questo rumore, il marito si sveglia e si reca al lavoro innervosito, fa colazione per strada e arriva in ufficio in ritardo, ritardando così anche gli affari dei musulmani.
La prima donna: Appena i suoi bambini escono per andare a scuola, e suo marito al lavoro, si prende un’ora di pausa, apre il Corano e recita il suo hizb quotidiano; poi accende la radio e ascolta una cassetta del Corano o la lezione di uno shaykh; nel frattempo, si mette a riordinare il suo piccolo regno – la sua casa – , si lava e si mette un vestito pulito, poi si prepara per accogliere i bambini al ritorno da scuola, dà subito loro qualcosa di leggero da mangiare, infine si mette a preparare il pranzo con zelo e in maniera ordinata.
La seconda donna: Quando i suoi bambini escono per andare a scuola e suo marito al lavoro, dopo tutta quella confusione, torna in camera da letto e sprofonda nel sonno fino a mezzogiorno. Quando si sveglia, va direttamente a trovare i vicini. Quando i bambini tornano da scuola, non la trovano. Appena rientra, ricomincia con le grida e i rimproveri, finché decide di preparare il pranzo negligentemente e in tutta fretta.
La prima donna: Suo marito torna a casa, ed eccola vicino alla porta, lo accoglie con un sorriso sincero, dei begli abiti e un buon profumo. Gli presenta il pasto in maniera da stuzzicargli l’appetito. Gli prepara poi il letto perché faccia un riposino, e porta i bambini nell’altra camera, a fare i compiti e ripassare le lezioni.
La seconda donna: Lo sposo torna dal lavoro e rientra a casa sperando di trovare un po’ di riposo, ma ecco che la casa somiglia a una stalla: scarpe gettate dovunque, i vestiti dei bambini dispersi nel corridoio, giocattoli sparpigliati nella camera da letto dei genitori... Sua moglie lo accoglie indossando un grembiule da cucina, da cui emana la puzza di cipolle, col viso contratto, pronto ad esplodere. Gli presenta il pasto dopo lunga attesa. Egli vorrebbe poi stendersi per riposarsi un po’, ma non trova alcun angolino confortevole.
La prima donna: Dopo la preghiera del pomeriggio (˚asr), riordina la casa, veste i bambini e si prepara perché suo marito li accompagni a far visita ai parenti o a fare un giretto insieme. È lieta di vedere i suoi bambini scherzare col loro padre, e questi felice di vederli puliti ed eleganti.
La seconda donna: Dopo pranzo va di nuovo a dormire, e ciò fino a metà pomeriggio. La svegliano le vicine, invitandola a raggiungerle per chiacchierare, e subito le segue, abbandonando la sua stalla (la casa) nel disordine più completo, e i bambini sporchi e coi vestiti di scuola.
La prima donna: Tra la preghiera della sera (maghrib) e quella della notte (˚ishâ’) insegna ai suoi bambini qualche sura del Corano e alcune invocazioni del Profeta (sallAllahu ˚alayhi waSallam), poi ordina loro di preparare le loro cartelle con il necessario per le lezioni dell’indomani. Nel frattempo, prepara una cena leggera. Dopo un’ora di gioco, fa indossare loro il pigiama e li mette a letto, dopo aver controllato che abbiano compiuto i loro doveri religiosi. Si consacra poi al suo sposo, si veste elegante e si fa bella per lui, per poi trascorrere la notte di perfetta intesa.
La seconda donna: Il tempo tra il maghrib e l’˚ishâ’, lo passa nel va e vieni incontrollato e senza la minima ragione nei negozi e nei luoghi di ritrovo. Rientra a casa e le grida ricominciano. In una tale confusione, né il marito né i bambini riescono a prendere sonno, fino all’una di notte. Appena entra in camera da letto, si lascia cadere sul letto e sprofonda nel sonno, trascurando suo marito e i suoi diritti.
Che cosa pensi, cara sorella, di queste due donne? Lascio a te la risposta!
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